Il dibattito su come debellare o perlomeno limitare il fenomeno delle fake news è di scottante attualità. E’ davvero possibile farlo senza invocare censure indiscriminate, e soprattutto in un momento in cui la loro diffusione è diventata un potente strumento politico? E siamo sicuri che il problema da risolvere sia contrastare chi le spara, piuttosto che preoccuparsi di chi le prende come verità? Fino a che punto siamo disposti a credere a tutto, o a non credere più a nulla?
Propongo un approccio alternativo alla questione: la diffusione di una fake news talmente potente da causare una deflagrazione culturale che potrà finalmente farci arrivare al cuore del problema.
Per ottenere questo risultato è necessario pensare in grande e non limitarsi a un inganno su piccola scala: una delle caratteristiche della nostra epoca è proprio la scarsa sedimentazione delle notizie e la velocità con cui si polverizzano le esperienze.
No, bisogna puntare a una notizia che neghi fermamente un’evidenza universale acquisita nel corso non di anni, ma di secoli, avvalorata da rigorose prove scientifiche nonchè da dimostrazioni empiriche: insomma, la Madre Di Tutte Le Fake News. Soltanto screditando una ineluttabile realtà che ormai tutti danno per scontato capiremo se siamo in grado di riaprire gli occhi oppure se il futuro sarà davvero dominato dalla post-verità.
Una realtà universalmente accettata è ad esempio che la Terra sia sferica. Benissimo, fa al caso nostro. Divulgheremo quindi la notizia che la Terra non sia sferica.
Illustrerò in seguito i punti essenziali della strategia da seguire, sia nel mondo virtuale che in quello reale (sempre che ci sia un mondo reale tra i due) affinchè questa palese fandonia si trasformi in credenza.
PUNTO 1
IGNORARE OGNI PROVA EVIDENTE
La prima e ineludibile regola di una vera fake news è che non può e non deve confrontarsi con l’empirico: in ogni fase del progetto è perciò di fondamentale importanza non tanto negare le prove, quanto non considerarle assolutamente. Rifuggere quindi da ogni confronto con tutti coloro che porteranno a testimonianza immagini fotografiche e filmati in gran quantità in cui si veda chiaramente, senza possibilità di errore, che la Terra è tonda; astenersi da ogni commento in merito, giacchè l’atto di negare e controbattere è già un riconoscimento dell’opinione altrui. Nel nostro caso, l’opinione altrui semplicemente non esiste.
PUNTO 2
CERCARE IL CADAVERE NEL CAMPO DEL VICINO
E’ di vitale utilità alla fake news, soprattutto nel suo stadio embrionale, scovare argomentazioni utilizzate per approfondire la validità della notizia vera e maneggiarle in modo che possano gettare ombre su di essa. Per esempio: è un dato che tutti concordano sul fatto che a voler ben guardare la Terra NON sia rotonda. Ma è uno sferoide oblato o un ellissoide? Non c’è forse qualcuno che invece lo definisce un geoide? Che dire invece della teoria del trattamento di triassialità, o comunemente definito della “forma a pera”?
E’ chiaro che c’è un po’ di confusione tra tutti questi cervelloni. Non sarà che alla fine nessuno ci ha capito granchè?
Spesso l’arma più appuntita per scatenare il dubbio è nascosta nel cassetto di chi predica la verità.
PUNTO 3
MANTENERE L’AMBIGUITA’
Per costruire una fake news efficace sostenere apertamente una tesi, per quanto falsa, può essere controproducente. L’importante è negare, non affermare: insinuare il concetto che è la certezza, e non il dubbio, a necessitare di continue prove.
Quindi nel nostro caso non dichiareremo pubblicamente che la Terra è piatta, ma ci limiteremo ad alimentare il sospetto che non sia tonda, e che tutto ciò che ci è stato fatto calare dall’alto dalla élite scientifica non sia altro che una macchinazione. L’ambiguità dei contenuti è fondamentale, così come la crescente aggressività dei toni. Bisogna spostare l’attenzione dall’oggetto del dibattito al soggetto che vogliamo screditare.
PUNTO 4
CONTRADDIRSI APPENA POSSIBILE
La controversia diventa ancora più contagiosa se pervade le nostre stesse dichiarazioni.
Abbiamo detto di non sostenere la vecchia, obsoleta tesi della Terra piatta? Verissimo.
Però allo stesso tempo non possiamo non prendere atto del fatto che, nonostante tutte queste “incontrovertibili” prove prodotte dalle élite, ci sono ancora “moltissime” persone nel mondo che non si riconoscono nella “versione ufficiale”. Per esempio i membri della Flat Earth Society, che portano avanti la loro coraggiosa ricerca di una verità alternativa dalla metà dell’800. Nessuno ha mai ipotizzato che la Terra sia a forma di trapezio isoscele o di tetraedro, ma in molti hanno avuto il sospetto che potesse essere un disco o un quadrilatero piatto. Potrebbe avere forma di pizza – e la gravità potrebbe essere l’effetto della lievitazione (non sono gli oggetti che cadono, ma noi che gli andiamo incontro gonfiandoci).
C’è sicuramente chi sa e ha interessi a nasconderci la realtà, e la cosa peggiore è che costoro si fanno beffe di tutti gli altri: date un’occhiata alla bandiera delle Nazioni Unite e dite che cosa vedete.
Quindi sappiamo che la Terra non è tonda, ma non per questo stiamo dicendo che sia piatta. Però potrebbe davvero essere piatta.
PUNTO 5
SCREDITARE GLI AVVERSARI
E’ il momento di far partire la campagna diffamatoria nei confronti degli avversari.
Meglio ancora se gli avversari non possono rispondere direttamente.
E quindi: Eratostene era un inetto che veniva deriso già dai suoi contemporanei, uno che faceva tutto e niente perchè non aveva bisogno di lavorare, figurarsi se poteva essere affidabile per misurare la circonferenza terrestre; Strabone e Tolomeo erano due alcolizzati (come quasi tutti ai tempi dei Romani) e non c’è da sorprendersi che vedessero curvarsi l’orizzonte; Magellano era un figlio di papà raccomandato che sprecò un sacco di soldi pubblici in naufragi e ammutinamenti prima di farsi ammazzare nelle Filippine, e quello che ci è stato raccontato della sua circumnavigazione lo si deve a un suo uomo d’arme, tal Pigafetta, un vicentino morto appestato; e naturalmente, non siamo mai stati sulla Luna.
Il numero di chi non crede alle prove artefatte degli enti spaziali è in costante aumento nel mondo; e gli enti spaziali stessi non sono forse dei baracconi parastatali senza nessuna utilità? Se con tutti i loro satelliti non riescono nemmeno ad azzeccare le previsioni meteo, dobbiamo fidarci dei loro dogmi sui pianeti a forma di palla?
PUNTO 6
SFRUTTARE L’EFFETTO BOOMERANG
A questo punto l’opinione pubblica sarà arrivata al giusto punto di cottura. Ma la nostra teoria avrà nel frattempo attirato innumerevoli attacchi e critiche. E’ il momento di sfruttare l’effetto boomerang contro i nostri accusatori e poi smarcarsi dal dibattito il più velocemente possibile.
Occorre perciò ritorcere l’accusa di fake news contro i nostri avversari: le vere “finte notizie” sono quelle che vengono usate contro di noi, e sono spesso finanziate dalle potenti lobby scientifiche e supportate dai media oscurantisti. La veemenza con la quale ci hanno tacciato di falsità e negazionismo è la prova che non c’è spazio nel dibattito pubblico per la diversità di opinione e che chi attacca dimostra di avere argomentazioni deboli e di non essere in grado di sostenere un leale confronto.
Quando la polemica sarà montata a dovere, non avremo più bisogno di parole e dichiarazioni: la fake news si alimenterà da sola, diventando sempre più grande e veloce, come fa una valanga in corsa.
Nel momento in cui qualcuno proporrà di chiudere la cosa inviando in orbita un veicolo spaziale con a bordo una delegazione appositamente scelta con la precisa funzione di testimoniare una volta per tutte la forma della Terra sapremo che avremo vinto.
Ma naturalmente saremo già lontani.
POSTILLA
Da quando ho scritto queste righe mi sono imbattuto sempre più spesso in articoli sui cosiddetti “terrapiattisti”. Il fenomeno pare in ascesa e può anche contare su alcuni testimonial, come il rapper americano B.o.B., che ha lanciato una campagna proprio per mandare in orbita un satellite e dissipare i dubbi. “Voglio vedere le curve”, dice B.o.B.
Persino il blog di Beppe Grillo ha dato risalto all’argomento.
L’esito del mio esperimento sulle fake news potrebbe essere più vicino del previsto.
Avevo pensato ad un tg delle 20 composto solo da fake news. Oppure alternando notizie vere a fakes,per allenare lo spettatore..
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Oppure il Gioco delle Fake News, al posto de L’Eredità prima del TG….
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Dio esiste.
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